Michele Capasso ha appena concluso un progetto di ricerca su Ermeneutica ed Estetica nelle Digital Humanities presso l’Università degli Studi “Federico II” di Napoli. Ha insegnato Storia della Filosofia contemporanea e Filosofia del Linguaggio presso l’Università di Cassino e del Lazio Meridionale. Studioso dell’idealismo tedesco e della sua ricezione nel Novecento, si occupa in particolare del rapporto tra filosofia, estetica e critica letteraria. Collabora stabilmente come autore e curatore presso Capware – Tecnologie per la Cultura, studio di progettazione nel campo dell’ideazione di contenuti culturali e multimediali. Dal 2013 è direttore generale della Fondazione Meridies.
Tra le sue pubblicazioni: La critica come compito filosofico. Benjamin lettore di Hölderlin, “Il Pensiero”, Inschibboleth, 2021; Contemporary Humanities. Per una politicizzazione dello spazio digitale, “Ospite ingrato online”, 2021; Filosofie della tecnica (con Dario Cecchi), “Polemos”, Donzelli, 2020; Una via al di là della tragedia. Lukàcs, Benjamin, Szondi, “Il Pensiero”,18, Inschibboleth, 2019; Lo spirito della lettera. Peter Szondi tra ermeneutica e filologia, in «Metafora», Quaderni, 10, Inschibboleth, 2018.
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