top of page

2014 - Forum della Summer School di Filosofia Digitale


FORUM DI PRESENTAZIONE DELLA SUMMER SCHOOL DI FILOSOFIA DIGITALE

Comitato scientifico – Direttore: Michele Mezza – Componenti: Gianluigi Ferrari, Giulio Giorello, Cesare Massarenti, Carmelo Meazza, Giovanni Lanzone.

Edizione 2014 Seminario di Studi Conoscenza e democrazia al tempo della loro riproducibilità tecnica. Matrici filosofiche e opzioni sociali della società condivisa

in memoria ed in onore di Elio Matassi

Da lunedì 8 (ore 15:00) a mercoledì 10 (ore 19:00) settembre 2014 aula Eleonora d’Arborea, Università di Sassari

Coordina: Michele Mezza

Tema

Téchne deriva da héxis Noù che significa: essere padrone e disporre della propria mente. Platone, Cratilo, 400b; 414 b-c.

Il corso 2014 di filosofia delle relazioni digitali si occupa quest’anno dei riflessi e delle ragioni dei nuovi processi di produzione sociale della conoscenza nel suo rapporto con la democrazia,attraverso l’azione dei nuovi dispositivi di socialnetwork.

In particolare si prende in esame,l nel groviglio sapere-consenso, la parabola del soggetto intellettuale,della figura del mediatore del pensiero, che sempre più si dissolve in un gioco di nuove interfacce della comunicazione.

La riflessione affronterà il tema che attraverso le prima riflessioni rinascimentali, arrivano alla sistematizzazione di Hanna Arendt per essere poi rilette da Manuel Castells nella sua trilogia sulla Società in rete.

In questo itinerario, alla luce di una ricostruzione della mappa concettuale della relazione sapere-consenso, assumono particolare rilievo sia la fase della messa a fuoco del ruolo autonomo del pensiero umano ( in particolare Giordano Bruno, Macchiavelli, Galileo), sia l’evoluzione dei concetti di controllo dei beni umani, come lo stesso sapere, che discende dalla rivoluzione inglese di Cromwell. Con l’esplicito richiamo, contenuto nel tema guida del nostro corso, direttamente al saggio di Walter Benjamin,si vuole riprendere l’ispirazione di una stagione del pensiero critico forse troppo frettolosamente archiviata, e che oggi, la nuova complessità del logos partecipativo, ripropone come ineludibile per una organica riflessione sul rapporto pensiero-democrazia-potere. Si propone così di affrontare il tema di un pensiero forte della politica rispetto all’innovazione .Di una politica che si doti di forme e categorie culturali e di strumenti di organizzazione e azione adeguati al nuovo mondo delle moltitudini interattive. Il motore di questa irruzione della realtà socio- economica nel campo politico,sia nella versione di una finanziarizzazione passivizzante, sia in quella di una pretesa di esposizione permanente della decisione politica al controllo dei rappresentati,e’ oggi la rete .Più direttamente,la mobilitazione sociale dei mediati rispetto ai mediatori. Come scriveva lo stesso Benjamin nella sua seconda versione del saggio L’Opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnologica , la prima delle due in tedesco “la distinzione fra autore e pubblico e sul punto di perdere il suo carattere fondamentale…..il lettore è ognora pronto a divenire uno scrittore….la competenza letteraria non si fonda più sulla fondazione specializzata,ma su quella politecnica, e diviene così bene comune”(W.Benjamin, Berlino,1936). Una vison di straordinaria lucidità , abbandonata da una politica che si era trincerata nell’icona identitaria dell’ideologia della fabbrica .E ignorata da una nomenklatura culturale che guardava allora e guarda oggi solo al proprio protagonismo per misurarsi con le avvisaglie dei propri rottamatori.

Oggi questa previsione torna attraverso le soluzioni del networking collaborativo,come i grandi marchi della rete impongono e come le nuove soluzioni di algoritmi italiani confermano.

Si afferma così la necessità di contaminare politica e scienza, cultura e tecnologia, linguaggi e algoritmi, per decifrare i nuovi processi di elaborazione, implementazione e interrattività dell’informazione e della formazione che, proprio con la loro dinamica partecipativa, stanno riconfigurando le categoria di base del sapere e delle relazioni sociali. 1. Il nodo teorico da dipanare, per ridare cittadinanza attiva nella rete ad una democrazia politica che appare sempre meno legittimata, riguarda il conflitto, ossia le forme e i contenuti di una negoziazione sociale dei processi tecnologici . Una negoziazione che ritroviamo proprio nelle matrici del pensiero digitali che rintracciamo nell’umanesimo rinascimentale tutto italiano:da Pico della Mirandola, a Giordano bruno, a Niccolò Machiavelli.

La struttura Il Forum si articolerà per sessioni interattive, dove platea, conduttore e protagonista si scambieranno ruolo e funzione. In ogni sessione si acquisirà un testo d’avvio che posiziona i temi e dichiara l’approccio del protagonista che poi, sotto le provocazioni del conduttore, affronterà i singoli aspetti del suo pensiero confrontandolo con quesiti e integrazioni che affiorano dalla platea dei partecipanti.

In sostanza, ogni sessione si costituisce come autore collettivo che prende spunto dal paper inizale per scrivere e comporre un nuovo catalogo concettuale attorno al tema indicato.

Docenti Gianluigi Ferrari, Giulio Giorello, Cesare Massarenti, Michele Mezza, Giovanni Lanzone, Gianluca Lisa, Luca Giorgelli e Stas’ Gawronski.


Programma

Lunedì 8 settembre ore 16.00 – Introduzione: Michele Mezza presenta temi e metodi del progetto. Il Ricordo del contributo di Elio Matassi ore 17.00: carrellata con i relatori sul format didattico: un forum come lezione ore 18.00: il caso Quag: presentazione e analisi della comunity italiana della condivisione dei saperi.

Martedì 9 settembre ore 10.00 – lezione del professor Cesare Massarenti La condivisione come motore e linguaggio della rete fra continuismo e rottura culturale Ore 11.30 – lezione professor Carmelo Meazza Elementi per una filosofia critica della rete

Ore 15.30 – Forum analitico con i docenti della mattinata i discussants: Gianluigi Ferrari, Giulio Giorello, Giovanni Lanzone, Gianluca Lisa e Luca Giorgelli coordina Michele Mezza

Mercoledì 10 settembre Ore 10.00 – lezione del professor Giulio Giorello Elementi per una geografia storica dei nuovi conflitti di soggettività. Da Bruno e Machiavelli alla rivoluzione inglese di Milton e Cronwell i fondamenti delle forme di proprietà e condivisione dei saperi a rete. ore 11.00 – lezione del professor Gianluigi Ferrari L’algoritmo come oggetto contendibile: la collaborazione dei saperi come nuovo motore produttivo. Ore 12.00 – Lezione del professor Giovanni Lanzone La bellezza come linguaggio e conseguenza della condivisione. Il caso Italiano.

Ore 15.30 – Forum critico sulla sessione didattica del mattino. Insieme ai due decenti della giornata partecipano: Carmelo Meazza, Cesare Massarenti, Giovanni Lanzone

Conclusione: Castelsardo

Workshop multimediale: Condivisione e competizione nell’economia della conoscienza. Il Caso Italiano. Con: Giulio Giorello, Gianluigi Ferrari, Giovanni Lanzone, Carmelo Meazza, Cesare Massarenti, Gianluca Lisa, Luca Giorgelli e Stas’ Gawronski.

Conduce Michele Mezza


bottom of page